L'ottava edizione della Festa festeggia due anniversari: il centenario della nascita di Margherita Hack e quello della prima pubblicazione delle Novelle per un Anno di Luigi Pirandello. Li abbiamo scelti tra molti altri centenari importanti a cui nel 2022 giustamente è stata e sarà data doverosa attenzione, il 1922 essendo stato un anno molto speciale e per tanti motivi (belli e meno belli) memorabile.
Noi abbiamo assecondato una vocazione della nostra Festa emersa negli ultimi anni, quella di accostare arte e scienza, e ci ha colpiti in particolare una novella di Pirandello, "Pallottoline!". Il protagonista, Jacopo Maraventano, è un appassionato di astronomia che si lancia in entusiastiche dissertazioni sul nostro posto nella galassia con sorprendenti visioni di grande modernità. La storia offre immagini, temi e riflessioni che ben si prestano a ricordare il lavoro e il pensiero di Margherita Hack. Di lei e della grande stagione dell’astrofisica stellare di cui è stata protagonista ci parlerà la sua "successora" l'astrofisica Francesca Matteucci. In questi 9 giorni, dunque, volgeremo lo sguardo al cielo, attività che come scrive Ovidio nel primo canto delle Metamorfosi è peculiare all'uomo, una postura che ha ispirato artisti e scienziati nel corso dei secoli. Dal greco Arato di Soli (le cui suggestioni astronomiche verranno accompagnate da una composizione originale del musicista Gianluca Misiti) a Giacomo Leopardi, fino a Stephen Dedalus e Leopold Bloom nell'Ulisse di Joyce (di cui ricorre, anche, il centenario dalla prima pubblicazione e alle cui pagine "astronomiche" dedicherà due serate Cristina Donadio, accompagnata dal musicista Maurizio Capone che suonerà i sassi di Stromboli) e al signor Palomar di Italo Calvino.