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L'universo dei costumi

Aggiornamento: 9 nov 2022


Ho cominciato a collaborare con la Festa di Teatro Ecologico di Stromboli nel 2016 con i costumi per “La Tempesta” di Shakespeare: costumi realizzati in parte in un laboratorio di tessitura che ho condotto all’Accademia di Belle Arti di Frosinone.



Già conoscevo Stromboli ed Alessandro Fabrizi direttore artistico della Festa, sapevo che in quel luogo magnifico si poteva osare e che Alessandro mi avrebbe dato il benestare. L’isola di Stromboli è un teatro a cielo aperto, ha sentieri che portano lo sguardo all’infinito, rocce nere che si tuffano nel mare, grotte, sabbia nera, fuoco e giardini incantati. Una perfetta scenografia per teatro, danza e musica. E la Festa è tutto questo, un contenitore di idee, un arricchimento di creatività. Attori, danzatori, scrittori, cantanti, performer ogni anno portano vita in un’isola silenziosa, dove fanno da padroni il fuoco e il mare.



E poi ho lavorato sempre alla Festa per “Le Metamorfosi” di Ovidio, “La favola del figlio cambiato” di Pirandello, “Sogno di una notte di mezza estate” “Variazioni da Piramo & Tisbe” …



Ogni spettacolo è un incontro di magie, l’isola rimane così, intatta ed accogliente e ci permette di sperimentare. Ogni anno ho scelto un colore predominante, il nero per la Tempesta, poi il bianco per le Metamorfosi, i colori terra per il Figlio Cambiato e i colori pastello per il Sogno.




Quest’anno si parlava di amore e di morte ed ho scelto il rosso. Un telo tessuto tagliato in sei parti, tinto nel gelso, e fatto diventare Gonna: Sarong – Pagne – Pareo –– Capulana – Sampot , la gonna come talismano che ha aiutato i nostri personaggi nel sacrificio, nella morte, nell’abbandono e nel ritrovamento.



Anche quest’anno abbiamo trovato un pubblico attento e sempre presente, con attori disponibili alla fatica e all’ impegno che ci hanno donato emozioni grandi. Chi è stato alla Festa sa di cosa parlo.




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